CORONAVIRUS, IL VADEMECUM UE PER I RIFIUTI

La Commissione europea pubblica le linee guida sulla gestione rifiuti per gli Stati europei nell’emergenza. Diversamente da quanto dice l’Italia anche nelle case dei contagiati va fatta la raccolta differenziata.

“In questa crisi senza precedenti, stiamo lavorando con gli Stati membri e gli operatori dei rifiuti in tutta l’UE per affrontare il problema e sfida di garantire un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente. La corretta gestione dei rifiuti fa parte del servizi essenziali alla base del benessere dei nostri cittadini attraverso le numerose aziende che si occupano di rifiuti e sostenendo l’economia circolare”. Con le parole di Virginijus Sinkevičius (il neo Commissario europeo all’ambiente e agli oceani) l’Ue pubblica il vademecum su come gli Stati europei dovranno affrontare l’emergenza Coronavirus sul fronte della gestione rifiuti.

Cinque raccomandazioni rivolte a tutti – cittadini, enti locali, operatori ecologici – che riguardano la gestione dei rifiuti urbani, quelli delle strutture sanitarie, la salute e la sicurezza dei lavoratori del comparto, il sostegno economico dei fondi Ue e degli aiuti di Stato e infine lo scambio di informazioni e la sensibilizzazione.

Il vademecum è consultabile in lingua inglese a questo link.

Qui di seguito la parte che riguarda la sola gestione dei rifiuti urbani.

Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), attualmente non ci sono prove per dedurre che la gestione standard dei rifiuti e le relative procedure non siano sicure o insufficienti in termini di rischio per l’infezione da COVID-19 o che i rifiuti domestici svolgano un ruolo nella trasmissione di SARS-CoV-2 o altri virus respiratori.

In considerazione dell’importanza di una corretta gestione dei rifiuti per la salute umana, l’ambiente e tenendo conto delle valutazioni dei rischi eseguiti da organismi scientifici e delle misure di gestione dei rischi applicabili: deve essere salvaguardata la generale continuità di adeguati servizi di gestione dei rifiuti urbani, compresa la raccolta differenziata e il riciclaggio, in linea con il diritto dell’UE.

Prevenire l’interruzioni della raccolta differenziata dei rifiuti è importante per garantire il non sovraccarico dell’infrastruttura per la gestione e il trattamento dei rifiuti residui, evitando potenzialmente ulteriori rischi per la salute. La condivisione degli sforzi nella raccolta dei rifiuti e l’evitare che i contribuenti non sostengano costi spropositati per la gestione dei rifiuti sono una conseguenza del fatto che i cittadini debbano mantenere le loro abitudini rispettose dell’ambiente.

Anche la raccolta differenziata è essenziale per salvaguardare la traiettoria verso un’economia più circolare, i posti di lavoro e le imprese da cui dipende la fornitura di materie prime seconde.

In considerazione dell’articolo 13 della direttiva 2008/98 / CE relativa ai rifiuti, le pratiche di raccolta dei rifiuti possono essere adattate nel contesto della crisi del Coronavirus con l’obiettivo di proteggere la salute pubblica. Tali modifiche dovrebbero rispettare il diritto UE in materia di rifiuti, essere necessarie e proporzionate per proteggere la salute umana, limitandole alle aree e a periodi di tempo strettamente necessari per rispondere al rischio in base alle ultime evidenze scientifiche, sforzandosi di mantenere l’obiettivo generale di raccolta differenziata e riciclaggio in linea con la gerarchia dei rifiuti.

L’ECDC riconosce la necessità di misure specifiche per quanto riguarda la prevenzione e il controllo delle infezioni in casi confermati di coronavirus autoisolatisi a casa o per persone sospette di essere infette. In particolare queste persone (o pazienti) dovrebbero avere nella propria stanza un sacco per i rifiuti dove gettare fazzolettini usati, mascherine per il viso e altri rifiuti che dovrebbero essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati (o secco residuo).

La guida comprende anche una sezione specifica sulla gestione dei rifiuti domestici in questi casi:

– Un singolo sacco per i rifiuti deve essere posizionato nella stanza del paziente.

– I fazzoletti di carta e le maschere per il viso utilizzati dal paziente devono essere immediatamente riposti nel sacco dei rifiuti posto nella stanza del paziente.

– I guanti e le mascherine per il viso usate da chi accudisce il soggetto positivo (o di chi si occupa delle pulizie), prima di lasciare la stanza, devono essere immediatamente messi in un secondo sacco dei rifiuti posizionato vicino alla porta della stanza del paziente.

– I sacchetti per i rifiuti devono essere chiusi prima di essere rimossi dalla stanza del paziente e sostituiti di frequente; questi rifiuti non devono mai essere svuotati in un’altra borsa.

– Questi sacchi per i rifiuti possono essere raccolti insieme e collocati in un sacco per la spazzatura pulito; i sacchetti chiusi dei rifiuti dei pazienti possono essere immessi direttamente nei rifiuti indifferenziati. Non è necessaria nessuna raccolta speciale o metodo di smaltimento particolare per questo tipo di rifiuti.

– Dopo aver maneggiato i sacchetti per i rifiuti, è necessario eseguire una rigorosa igiene delle mani: usare acqua e sapone o disinfettanti per le mani a base di alcool.

Qualora la carenza di personale comporti una riduzione del servizio, gli Stati membri dovrebbero garantire continuità e sufficiente frequenza di raccolta di rifiuti residui e rifiuti organici al fine di prevenire eventuali rischi immediati di sicurezza e salute per i cittadini. Sulla base della valutazione di tali rischi, la frequenza della raccolta di materiali riciclabili a secco potrebbe subire variazioni temporanee, ma non può sospesa.

Per alcune categorie di rifiuti, in particolare per quanto riguarda i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), batterie o rifiuti ingombranti i cui punti di raccolta sono stati temporaneamente chiusi, questi rifiuti possono essere conferiti alla riapertura di tali punti di raccolta.

Nel contesto della crisi del Coronavirus, è ancora più importante che i cittadini separino bene i loro rifiuti assicurando flussi puliti di materiali riciclabili verso gli impianti di trattamenti. I cittadini dovrebbero essere informati di eventuali modifiche temporanee alle pratiche di raccolta dei rifiuti così da poter intervenire sulle loro modalità di conferimento. È necessario ricordare ai cittadini l’obbligo di non eliminare RAEE, batterie o prodotti chimici domestici tra i rifiuti indifferenziati.

Gli Stati membri dovrebbero garantire un’adeguata pianificazione delle capacità di stoccaggio temporaneo dei rifiuti raccolti per il riciclo in previsione di eventuali interruzioni nella selezione e in altri processi di trattamento.

via Eco dalle Città