APPELLO DEL CONSIGLIO DELLA GREEN ECONOMY: MISURE PIU’ EFFICACI PER IL CLIMA

Il cambiamento climatico in atto non è soltanto un argomento ampiamente trattato dai media ma è probabilmente la più grave minaccia della nostra epoca.

Il rischio che le emissioni di gas serra portino ad un aumento medio della temperatura terrestre di quasi 5 gradi rispetto al periodo pre- industriale è reale e le conseguenze potrebbero essere disastrose.

Per questo motivo, il Consiglio Nazionale della Green Economy, del quale fa parte anche il Consorzio CIAL, in vista della COP 21 di Parigi, lancia un appello ai decisori politici basato su sette proposte precise che vengono presentate e discusse oggi 3 novembre, durante l’annuale Fiera di Ecomondo a Rimini.

n.b.

La XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) si terrà a Parigi, Francia dal 30 novembre al 11 dicembre del 2015. Questa conferenza è organizzata dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), un trattato ambientale creato dalla Conferenza sull’Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED). L’obiettivo della conferenza è quello di concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione da parte delle Nazioni Unite, un accordo vincolante e universale sul clima, accettato da tutte le nazioni.

Le sette proposte possono così essere sintetizzate:

  1. Promuovere un efficace accordo internazionale e attuare significative misure nazionali di mitigazione e di adattamento.
  2. Adottare target legalmente vincolanti, in linea con l’obiettivo dei 2°C, basati su criteri di equità.
  3. Varare una riforma della fiscalità ecologica, introducendo una carbon tax ed eliminando i sussidi dannosi per l’ambiente importazioni.
  4. Sfruttare l’enorme potenziale di efficienza energetica in tutti i settori: edifici, trasporti, agricoltura, industria e servizi.
  5. Accelerare l’uscita dalle fonti fossili e la crescita delle energie rinnovabili.
  6. Promuovere modelli di gestione del suolo più sostenibili, puntando su un ruolo attivo dell’agricoltura per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico.
  7. Puntare sull’eco-innovazione e sull’economia circolare, fattori chiave della transizione.

Per partecipare e conoscere il programma degli Stati Generali della Green Economy ad Ecomondo, clicca qui.

Di seguito il documento integrale presentato a Rimini.

 IMPORTANTE
Le imprese possono aderire all’appello contattando la Segreteria organizzativa del Consiglio nazionale della green economy, presso la Fondazione per lo sviluppo sostenibile – Dr.ssa Delia Milioni
email: statigenerali@susdef.it – Tel. 06.90212680