Tenga il resto

Alluminio contro lo spreco di cibo

Tenga il Resto” è un’iniziativa nazionale volta a combattere lo spreco alimentare, promossa dal Consorzio CIAL in 5 capoluoghi di provincia italiani: Monza, Arezzo, Pordenone, Cremona e Pavia, e in modo diffuso in tre intere province: Macerata, Gorizia e Treviso.

L’iniziativa prevede l’utilizzo delle vaschette di alluminio, fornite di volta in volta da CIAL, come strumento per consentire ai clienti dei ristoranti aderenti di portare a casa il cibo non consumato, costituendo così una “family bag” pratica, utile e, soprattutto, una volta usata, riciclabile al 100% e all’infinito.

Il progetto, avviato nel 2015, è nato dall’intesa fra il Consorzio CIAL e il Comune di Monza, in occasione di Expo Milano, evento mondiale dedicato al food e allo spreco alimentare, inteso come comportamento da sradicare perché nocivo all’ambiente e all’economia.

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Un progetto: doppia finalità

Combattiamo lo spreco alimentare al Ristorante

Nel mondo una persona su 8 soffre la fame, 2 miliardi di persone sono malnutrite mentre un terzo del cibo prodotto, pari a 1,3 miliardi di tonnellate viene sprecato. I costi ambientali associati allo spreco corrispondono a circa 250.000 miliardi di litri d’acqua, 1,4 miliardi di ettari di terra e sono responsabili per l’emissione in atmosfera di circa 3,3 miliardi di tonnellate di Co2.

Si tratta di una campagna ideata a seguito della sottoscrizione della “Carta per una Rete di Enti Territoriali a Spreco Zero” che il Comune di Monza ha firmato nel 2014 e che prevede, per gli enti locali aderenti, la messa in atto di iniziative volte a limitare lo spreco di risorse ed energie.

Dopo Monza, altre città hanno seguito l’esempio e, con CIAL, approntato il progetto, coinvolgendo sul territorio i ristoratori ai quali, una volta data la propria adesione, hanno potuto utilizzare, gratuitamente, le vaschette in alluminio di CIAL.

L’esperienza di Monza ha dunque aperto la strada ad altri ambiti territoriali dove, proprio per sottolineare il rapporto fra la lotta allo spreco del cibo e l’utilizzo degli imballaggi e dei contenitori in alluminio, sono state coinvolte le società che sul territorio affiancano i Comuni nella gestione dei rifiuti urbani e nell’organizzazione della raccolta differenziata:

le società Gea e Snua Srl a Pordenone, Sei Toscana ad Arezzo, la Cosmari a Macerata, la ASM a Pavia, la Isontina Ambiente a Gorizia, la società Contarina nella provincia di Treviso.

Allo stesso modo, per ribadire l’importanza della sinergia sul territorio, in ogni città CIAL ha stretto un accordo con le associazioni locali di riferimento della ristorazione, confcommercio e confesercenti in primis.

La vaschetta in alluminio: riciclabile e perfetta per il cibo che avanza

Tenga il Resto racchiude in sé due messaggi importanti che gli imballaggi in alluminio, in particolare la vaschetta distribuita nei ristoranti aderenti, sposano alla perfezione.

L’alluminio è un materiale riciclabile infinite volte e al 100%, tanto che la vaschetta, dopo più utilizzi, se correttamente separata in casa in raccolta differenziata, può rinascere e trasformarsi in tanti oggetti di uso comune, come una classica moka o una bicicletta.

In più, la vaschetta in alluminio è l’imballaggio perfetto per salvare il cibo che avanza, per la sua resistenza, per la malleabilità e per la praticità che la contraddistingue. Oltre che, cosa da non sottovalutare, per la capacità di conservare e tenere i cibi alla loro temperatura ideale.

Un servizio TG sul lancio dell’iniziativa a Monza