Innovazione nel packaging

Ricerca e sviluppo e innovazione tecnologica e del design caratterizzano da sempre l’industria degli imballaggi in alluminio e quasi sempre sono associate a miglioramenti crescenti delle performance ambientali. Riduzione dei pesi, nuove tecnologie di stampa, formati e sistemi di facilitazione del consumo si accompagnano a moderni e innovativi design in ognuno dei diversi settori del packaging.

    Lattine per bevande: riduzione del peso e dello spessore

    Nel settore delle lattine negli ultimi anni sono stati raggiunti ottimi risultati di riduzione dei pesi, sia del corpo lattina che del coperchio. Tali risultati sono stati possibili grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, sia in termini di automazione di processo che di produzione; infatti, la lavorazione di laminato a spessore ridotto è stata possibile solo grazie alle innovazioni tecnologiche introdotte nelle linee di produzione.
    La riduzione dello spessore del laminato utilizzato per la fabbricazione di lattine, dal 1997 è stata pari a 6,9 % – complessivamente dal 1977 si è conseguita una riduzione del 37%.
    Il peso totale della lattina è stato ridotto dal 1997 del 5,58 % – complessivamente dal 1990 si è conseguita una riduzione del 19,78 %. Nel 1990 una lattina pesava 16,58 g, oggi pesa 12,50 g.
    Negli ultimi anni lo sviluppo delle tecniche di litografia sulle lattine di alluminio, già evidenti per le decorazioni commerciali, possono essere sfruttate per fornire alta visibilità alle indicazioni di scadenza con cambiamenti di colore o attraverso la comparsa di scritte.
    L’ultima interessante evoluzione del formato della lattina risale al 2009 con la nascita della sleek, ovvero lattina “elegante”, “snella”, di circa 3 cm più alta della lattina “classica” da 33 cl, pur essendo il contenuto sempre lo stesso. E’ leggera, ancor più della versione classica (è evidente da questo punto di vista il contributo alla riduzione di materiale utilizzato a parità di volume, alla ottimizzazione della logistica e del trasporto).

    Scatolette in alluminio

    L’introduzione di nuove leghe, sperimentate negli ultimi anni, ha reso possibile la riduzione del peso dei contenitori.
    Nelle “scatole food”, a differenza dei contenitori per bevande dove la capacità è standardizzata al massimo su tre formati, esiste una frammentazione delle capacità.
    Al fine di verificare la riduzione dei pesi dei diversi contenitori si è determinato il peso dell’imballaggio di alluminio utilizzato per contenere 1 mc di prodotto (1.000.000 ml): il risultato evidenzia una riduzione del peso degli imballaggi impiegati, pari al 2,9%.
    In futuro, nel settore “scatole food” ulteriori riduzioni di peso saranno possibili attraverso un coinvolgimento diretto dell’industria conserviera. Infatti, solo se i sistemi di sterilizzazione saranno modificati con l’impiego massiccio di sterilizzatori statici – che lavorando in contro-pressione permettono di controllare la pressione interna in modo da non mettere sotto stress il contenitore stesso – sarà possibile ottenere ulteriori riduzioni degli spessori e quindi del peso.
    Quello delle scatolette è il settore che più di tutti ha registrato una forte accelerazione nello sviluppo innovativo sia per quanto riguarda il corpo, sia, principalmente per quanto riguarda i coperchi. Le scatolette negli ultimi anni sono state al centro dell’attenzione e degli accorgimenti di design con la nascita di nuove forme moderne e innovative caratterizzate da line più morbide e arrotondate. Il nuovo design delle scatolette è stato affiancato anche da nuove e interessanti soluzioni dei coperchi e delle modalità di apertura caratterizzate da una maggior sicurezza e facilità.
    Nel 2002 vengono immesse sul mercato le scatolette dotate di coperchi pelabili Easy Peel dove la membrana pelabile ha uno spessore intorno ai 70 micron, nettamente inferiore al vecchio coperchio rigido con spessore da 200 micron.

    Chiusure e coperchi dei packaging

    Le chiusure “peel seam” un tempo impiegate esclusivamente per imballaggi di prodotti secchi (latte in polvere, caffè) sono oggi sempre più presenti sul mercato italiano ed europeo anche per altre tipologie di prodotto. Infatti, grazie all’utilizzo di materiali resistenti alla sterilizzazione, questa tipologia di chiusure trova facilmente applicazione nel packaging di prodotti che necessitano di un trattamento termico per la conservazione.
    In particolare, il “peel seam 99 Saferim” del diametro di 99 mm, prevede una piega sul coperchio la cui funzione è quella di proteggere la parte tagliente scoperta dopo l’apertura, evitando il taglio in caso di contatto accidentale con le dita del consumatore. Al coperchio è stato inoltre abbinato un anello di nuova concezione che, pur non rinunciando ad una presa ergonomica, offre una minore resistenza al sollevamento, uno sforzo di perforazione del semi-taglio più contenuto ed una diminuzione di spessore del 20%.
    Nel caso di scatole imbutite in due pezzi, permette la perfetta impilabilità sugli scaffali dei supermarket senza rischi per l’incisione: il fondo scatola infatti poggia sul piano della piega di protezione e non interferisce con il naso dell’anello del coperchio della scatola sottostante.
    Per la scritta sul coperchio è stata adottata una nuova tecnologia che ne permette l’esecuzione in stampaggio a rilievo – sempre nella stessa posizione rispetto l’anello – che lascia i caratteri nitidi e perfettamente leggibili.
    Formato da un anello rigido in alluminio, sul quale viene termosaldata una membrana flessibile di alluminio, il “peel seam” risulta quindi facile e sicuro da aprire per qualsiasi consumatore: tirando la linguetta si innesca infatti la “pelatura” della membrana dell’anello.
    L’abbinamento con barattoli di forme particolari (scodella, cupola, rettangolare), ottenibili tramite la tecnologia dell’imbutitura, consente di realizzare degli imballaggi originali e personalizzati in base alle esigenze del consumatore e, principalmente, composti di un unico materiale che ne facilita il conferimento in raccolta differenziata e la riciclabilità.
    I coperchi “PeeliCan” si basano su un sistema completo di coperchietti utilizzati in particolare nell’industria ittica. Si tratta di un’alternativa, moderna, pulita e facile da usare, alle tradizionali scatolette di pesce con apertura ad anello.
    Questo prodotto consiste di contenitori e coperchietti interamente in alluminio.
    Le specifiche del foglio, sia per i contenitori stampabili che per i coperchietti, sono state pensate per rispondere ai requisiti specificamente richiesti per l’utilizzo finale e per un facile avvio a riciclo del materiale.
    Un altro campo di applicazione è quello dei sistemi di apertura e richiusura per scatole da pittura, tramite l’utilizzo della tecnologia “easy peel”. Si tratta di un film di alluminio fermato da un anello. Al momento dell’apertura, questa pellicola di alluminio si stacca facilmente e senza sforzo, semplicemente tirando l’apposita linguetta.
    La richiusura della scatola avviene con una capsula morbida, in grado di conservare il prodotto integro per tutte le utilizzazioni future. Il concetto “Peel & Paint”, dunque, assicura l’inviolabilità dell’imballo, garantendo peraltro il riutilizzo della chiusura in modo corretto, inoltre garantisce una maggiore durata della pittura con riduzione della giacenza e minore spreco di risorse.

    Vaschette in alluminio

    Nel settore degli imballaggi semirigidi sono state sviluppate azioni preventive mirate alla riduzione del peso delle vaschette in alluminio, in particolare:

    • progettazione e costruzione di nuovi stampi, che con l’ausilio di nervature, balconcini a raggio differenziato permettono lo stampaggio di vaschette a spessori inferiori rispetto allo standard di mercato, mantenendo comunque le prestazioni delle versioni precedenti (mediamente con riduzioni pari a 5 micron percentualmente pari al 6,6%);
    • riduzione della quantità di materiale “rollato” nei bordi ‘G’ delle vaschette della linea caldo, con conseguente possibilità di impilare lo stesso numero di vaschette in minor spazio (quindi diminuendo quindi le dimensioni degli imballi secondari o, in alternativa, aumentando il numero di pezzi imballati).

    Foglio in alluminio

    Il foglio in alluminio per la produzione di Imballaggi Flessibili, anche poliaccoppiati,
    permette la richiusura delle confezioni originali (cioccolato, caramelle burro etc) per un uso razionale delle risorse alimentari.
    Negli ultimi 15 anni lo spessore medio del foglio di alluminio è:

    • stato ridotto del 30% negli imballaggi per cioccolato;
    • stato ridotto del 30% nell’applicazione in poliaccoppiato per cartoni per bevande a lunga conservazione;
    • stato ridotto del 33% nell’applicazione in accoppiato flessibile per caffè (passando da 12 micron a 8 micron).
    • L’elevato effetto barriera dell’alluminio, inoltre, permette la minimizzazione dell’impiego di altri materiali; un accoppiato che include un foglio di alluminio necessita di minore quantità di carta e plastica rispetto ad un laminato che non prevede uso dell’alluminio.

    Si prenda ad esempio il caso dei cibi sterilizzati a “lunga conservazione” che non richiedono refrigerazione grazie al completo effetto barriera del foglio di alluminio; questo tipo di imballaggio garantisce il trasporto e lo stoccaggio di risorse alimentari in spazi ridotti e con un minimo peso addizionale derivato dall’imballaggio.
    Le riduzioni di spessore e quindi di peso sono avvenute grazie ad innovazioni di processo nelle fasi di fusione e di laminazione, all’applicazione di sofisticati sistemi di automazione e controllo e allo sviluppo e utilizzo di nuove leghe sviluppate per applicazioni specifiche.

    Bottle-can: la bottiglia in alluminio

    Un importante risultato nella ricerca di nuove e innovative soluzioni di confezionamento per il mercato delle bevande ha portato all’introduzione della bottiglia in alluminio derivata da lattina. In particolare, il processo di produzione della bottle-can è di base quello della lattina con l’introduzione di una tecnologia di origine italiana per la deformazione del corpo lattina nella tipica forma della bottiglia. Rappresenta quindi un’interessante opportunità per creare una nuova categoria di imballaggi per bevande.

    La nuova linea di bottiglie FUSION standard da 33cl e 25cl prevede tre tipi di chiusure: capsule ROPP (riavvitabili), tappi a strappo Maxi P e tappi corona standard. I clienti hanno quindi la possibilità di scegliere il tipo di chiusura che meglio si adatta ai loro mercati. Grazie alla possibilità di pastorizzare e utilizzare le bottiglie FUSION per un’ampia gamma di bevande, gassate e non, inclusi i vini monoporzione e le acque aromatizzate, la birra, gli Energy drink e le bibite, questa nuova confezione potrà trovare impiego in numerosi mercati.
    La bottiglia FUSION ha tra le sue caratteristiche più importanti la capacità di mantenere a lungo il grado di raffreddamento ideale e la conseguente sensazione di freschezza che ne deriva.
    La FUSION è un eccellente combinazione di leggerezza e stabilità, con la forma della bottiglia e i vantaggi della lattina per bevande, è infrangibile e richiudibile. Grazie alle sue caratteristiche intrinseche l’alluminio della FUSION protegge totalmente dalla luce, dall’aria e dai microorganismi ed è, inoltre, riciclabile al 100% e all’infinito. Le performance ambientali non si limitano solo alla riciclabilità ma, grazie alla leggerezza della bottiglia in alluminio, si ottengono importanti benefici in termini di risparmio energetico e di riduzione di emissioni nelle fasi di trasporto, logistica e refrigerazione del prodotto.

    Tappi in alluminio

    Una delle più interessanti e recenti applicazioni dell’alluminio nel settore del packaging riguarda l’adozione sempre più diffusa del tappo a vite per bottiglie da vino, grazie alle importanti performance tecniche e ambientali che offrono.

    L’alluminio è un materiale con un’elevata funzionalità nella conservazione del prodotto e importanti caratteristiche in termini di riciclabilità e sostenibilità. Infatti, l’alluminio può essere riciclato all’infinito e il suo riutilizzo consente di risparmiare fino al 95% di energia rispetto a quella utilizzata per la sua produzione primaria, con il rispettivo abbassamento delle emissioni di gas a effetto serra. Sono queste in sintesi le leve su cui poggia una delle recenti campagne promosse da EAFA per ricordare le interessanti performance di riciclo dei tappi in alluminio in Europa e per garantire, in futuro, le ulteriori potenzialità di incremento che i diversi Paesi dell’Unione Europea potranno conseguire.

    La percentuale di riciclaggio dei tappi a vite in alluminio si attesta in media al 40% in tutta Europa. Nonostante le loro ridotte dimensioni, i tappi in alluminio vengono raccolti e riciclati o separatamente ad altri materiali di imballaggio o insieme alla raccolta del vetro.
    In entrambi i casi, infatti, è possibile estrapolare l‘alluminio per poi recuperarlo interamente. La raccolta degli imballaggi e i sistemi di riciclaggio variano notevolmente in Europa in quanto dipendono dalla legislazione nazionale vigente sui rifiuti nei diversi Paesi. Le percentuali di riciclaggio dei tappi a vite in alluminio differiscono in base all’infrastruttura disponibile per la raccolta allo smistamento dei rifiuti nei diversi paesi, che vanno dall’oltre 80% in Germania fino al 40-50% in paesi come Gran Bretagna e Italia. Ma anche in quelli con quote di mercato più basse si riciclano già il 20-30% di tutti i tappi a vite in alluminio.