LA RACCOLTA DIFFERENZIATA CHE FA BENE ALL’ECONOMIA.

Il Was Annual Report 2014, presentato la scorsa settimana a Roma, ha evidenziato alcuni importanti punti fermi per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti urbani In Italia. 

Il Report, dal titolo: ““L’industria italiana del waste management e del riciclo tra strategie aziendali e politiche di sistema”, ha toccato alcuni temi fondamentali: 

  • Come si evolve il settore? I maggiori player, gli investimenti, le aggregazioni.
  • Quali le strategie e i modelli di business vincenti?
  • Il ruolo dell’industria, tra prevenzione e riciclo.
  • Le ricadute per il Paese della gestione dei rifiuti.
  • Quali politiche per i rifiuti in Italia?

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La raccolta differenziata in Italia continua ad avere difficoltà, in particolare nel Meridione. È vero che ci sono Comuni di grandi dimensioni del nord, come Verona, che hanno raggiunto quasi il 47%, ma ci sono anche città come Messina dove la raccolta non va oltre il 6,3%.

Eppure tutti gli studi dicono che la raccolta differenziata non fa solo bene all’ambiente diminuendo la pressione sulle materie prime, ma giova anche all’economia.

Secondo l’ultima rilevazione contenuta nel Was Annual Report sul ‘waste manegement’, ad esempio, il raggiungimento degli obiettivi previsti al 2030 dalla direttiva UE (70% di riciclo totale) comporterebbe benefici potenziali netti per l’Italia fino a 15 miliardi di euro circa. Ma non solo, anche l’occupazione se ne avvantaggerebbe. Arrivando sempre al 70% di riciclo e con l’abbattimento del 5% dei rifiuti urbani avviati in discarica, secondo una simulazione della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, si creerebbero in Italia ulteriori 30.000 posti di lavoro e si avrebbero benefici ambientali valutabili in 3 miliardi.

Inoltre, la gestione corretta dei rifiuti porterebbe benefici al portafoglio dei cittadini. Passando, infatti, nelle città tra i 50.000 e i 150.000 abitanti, da una raccolta differenziata del 20-40% a una di oltre il 60% la bolletta annua dei rifiuti si abbatterebbe del 31%. I vantaggi economici della raccolta differenziata sono stati rilevati per una filiera in particolare, quella del vetro, da CoReVe, il Consorzio per la raccolta del vetro, a dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che aumentare la raccolta e migliorarne la qualità può portare risorse nelle casse dei comuni, oggi più che mai alla ricerca di una ottimizzazione nella gestione di budget sempre più contratti.