PREMIO IMPATTO ZERO 2014: I VINCITORI

Una startup di giovani che ha sviluppato un’applicazione per il recupero dell’avanzo alimentare a favore di onlus e associazioni, una cooperativa che ha dato il via a un laboratorio di sartoria sociale per il riciclo e riuso creativo, un cittadino che presiede un comitato civico impegnato nell’ecologia e nella lotta all’abbandono dei rifiuti e un’associazione studentesca attiva da anni nella sensibilizzazione ai temi della sostenibilità: sono loro i vincitori della quarta edizione del “Premio Impatto Zero”, iniziativa che valorizza le buone pratiche sostenibili di cittadini, associazioni e cooperative. Tutte scelte di vita e comportamenti ecologicamente virtuosi, che riducono il consumo delle risorse, limitano le emissioni di Co2 e i rifiuti, infine contribuiscono a diffondere la cultura della sostenibilità, migliorando così anche la qualità della vita dell’intera comunità.

Nato a Padova nel 2011, e cresciuto  fino a raggiungere il livello nazionale, il Premio Impatto Zero è organizzato da Arci Padova, con il contributo di AcegasApsAmga- società del gruppo Hera, in collaborazione con Legambiente, il Consorzio CIAL ed una serie di associazioni legate ad Agenda21 e Progetto Life.

Ad assegnare i riconoscimenti è stata un’apposita commissione, composta da esperti e rappresentanti istituzionali e dai promotori del Premio. Decisivi nella scelta: l’originalità e la creatività della buona pratica candidata, il minor impatto ambientale, l’efficacia nella promozione della sostenibilità, l’esportabilità delle prassi ad altre realtà del territorio, il miglioramento della vita sociale.

Per la categoria delle associazioni vince Breading: una startup dalla vocazione sociale nata da giovani under 30 che hanno messo a punto un’applicazione gratuita per far interagire panifici, bar e grande distribuzione con associazioni e onlus allo scopo di ridurre l’avanzo alimentare ed evitare gli sprechi.

Si aggiudica il titolo di migliore cooperativa la Quadrifoglio di Santa Margherita del Belice (Agrigento) – impresa sociale operante da quasi trent’anni e formata da circa cinquanta donne – per il laboratorio creativo artigianale “3R: riduco, riuso, riciclo!” della Sartoria sociale, avviato nel febbraio 2013 con l’obiettivo di diventare attività permanente di autoproduzione artigianale; il laboratorio è aperto alle donne del territorio, alle ospiti dei centri di accoglienza e a donne e uomini rifugiati o richiedenti asilo.

Daniele Dal Mas, presidente di “Uniti per Valsalega”, attivo nella provincia di Treviso, è invece il cittadino più meritevole: nei mesi scorsi il suo comitato civico ha organizzato due giornate ecologiche in occasione della settimana europea della lotta all’abbandono dei rifiuti; come risultato, in un’area boschiva sono stati raccolti cinquanta quintali di rifiuti, conferiti nel centro di raccolta per essere smistati e avviati al riciclo.

Infine, una menzione speciale – migliore candidatura veneta – per l’associazione studentesca Asu di Padova, premiata per l’impegno costante e tenace nell’educazione alla sostenibilità di studenti e cittadini, anche attraverso attività innovative di sensibilizzazione. Tra le buone pratiche dell’associazione, la promozione di un GAS per l’acquisto di prodotti locali, biologici ed equosolidali, l’organizzazione di un festival musicale attento alla sostenibilità ambientale, la promozione della campagna “Acqua bene comune”.

Ai vincitori delle categorie va  in premio a “Ricicletta” di CIAL city bike ottenuta dal riciclo di 800 lattine.