PREMIO ALL’INNOVAZIONE AMICA DELL’AMBIENTE 2015

Il Premio Innovazione Amica dell’Ambiente è un riconoscimento nazionale rivolto all’innovazione di impresa in campo ambientale. Viene attribuito a innovazioni di prodotto, di processo, di servizi, di sistema, tecnologiche e gestionali.

Ideato da Legambiente, ha lo scopo di creare un contesto favorevole alla ricerca e contribuire alla diffusione di buone pratiche orientate alla sostenibilità ambientale, valorizzando quelle realtà che sappiano raccogliere le sfide dell’ambiente come valore e opportunità irrinunciabile di sviluppo anche economico e sociale.

Da sempre il Premio all’Innovazione fa emergere le positività del tessuto economico e sociale.

Il Premio dà diritto all’uso del logo “Innovazione Amica dell’Ambiente”, la lampadina dalla foglia verde affiancata al Cigno di Legambiente, sulla comunicazione legata all’innovazione premiata, per la durata di un anno.

logo premio innovazione amica dell'ambiente - legambiente
logo premio innovazione amica dell’ambiente – legambiente

Quest’anno, più di altri, verranno valorizzati i progetti che riescono a coniugare eco-innovazione e innovazione sociale. Ovvero:

  • accessibilità a beni, servizi anziché proprietà (condivisione e consumo collaborativo) così come l’accessibilità e la condivisione della conoscenza (open data e software non proprietari);
  • centralità dei bisogni, sia individuali che di comunità, compreso il bisogno di vivere in città sicure e resilienti ai cambiamenti sociali, economici e climatici;
  • rigenerazione anziché generazione (di beni, del patrimonio costruito) e ricorso alle risorse rinnovabili (non solo energetiche) in sostituzione di quelle non rinnovabili, dalla bioeconomia alla biomimetica, nonché risparmio e uso efficiente delle risorse;
  • capacità dei governi locali di facilitare i processi di condivisione.

Il bando 2015 vuole intercettare iniziative, interventi, piani, progetti che si muovano verso questo paradigma nei seguenti ambiti:

  • Suolo, agricoltura e sistemi alimentari

    Valorizzazione dei territori, sistemi di tracciabilità, integrazione innovativa di sistemi agricoli ed energetici, capacità di fare sistema, efficienza negli usi di energia, acqua, fitofarmaci, attivazione di sistemi agrocolturali per la difesa di specie e paesaggio, progetti di adattamento al cambiamento climatico, et alia. L’ONU ha proclamato il 2015Anno internazionale dei suoli con l’impegno di pubblicare ­ fine 2015 ­ il primo rapporto sullo stato delle risorse dei suoli del mondo.

  • Sistemi e comunità energetiche

    Nuove tecnologie ed energie rinnovabili, reti intelligenti, capacità di accumulo, gestione di risorse limitate, sistemi autosufficienti, efficientamento dei processi produttivi, progetti che riducano la povertà energetica, efficienza e qualità negli usi finali, et alia. A Parigi, dicembre 2015, si terrà la 21a Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico.

  • Abitare in comunità smart

    Riqualificazione energetica e ambientale del patrimonio costruito anche sulla base della sostenibilità dei materiali, della durabilità degli edifici, riutilizzo e riciclabilità dei materiali dopo le demolizioni; riqualificazione spinta di interi edifici, rigenerazione di interi spazi urbani, ecoquartieri, nuove tecnologie e internet delle cose nella vita quotidiana, nelle abitazioni, negli uffici e nei luoghi produttivi, et alia. Il 2015 è stato proclamato dall’ONU anche Anno Internazionale della Luce e delle tecnologie basate sulla luce.

  • Comunità smart in movimento

    Piani urbani per la mobilità sostenibile, progetti per lo sharing, integrazione di strumenti di governo per il miglioramento della qualità dell’aria, per la salvaguardia delle utenze deboli, sistemi innovativi per la distribuzione delle merci, et alia.

  • Green economy per comunità smart

    Innovazioni nelle filiere, nei distretti, sui processi, nelle produzioni; economia circolare, et alia.

 Il Bando

Il Bando à rivolto principalmente alle imprese (private, pubbliche, individuali, cooperative, consortili, organizzazioni non profit) che producono beni o erogano servizi. La partecipazione è gratuita ed è aperta anche alle amministrazioni pubbliche, alle istituzioni scientifiche, agli istituti universitari, ai liberi professionisti e alle associazioni di cittadini.

La valutazione complessiva per tutte le innovazioni sottoposte avverrà in base ai seguenti criteri:

  • la riduzione di emissioni inquinanti e climalteranti;
  • l’efficienza nell’uso delle risorse in tutte le fasi del progetto;
  • la diminuzione di consumo di risorse non rinnovabili (materiali ed energetiche) e la riduzione di inquinamento e di rifiuti prodotti (in quantità e pericolosità), nell’intero ciclo di vita;
  • l’uso di risorse rinnovabili, la valorizzazione o la rigenerazione di risorse locali, il miglior utilizzo di infrastrutture esistenti (con particolare riferimento al trasporto);
  • il potenziale impatto dell’innovazione sul sistema produttivo o sui consumi in generale, tenendo conto della situazione di partenza e dell’efficienza relativa rispetto ad attività simili;
  • la capacità di coinvolgere nella propria innovazione attori sociali diversi (fornitori, produttori, istituzioni, associazioni, consumatori), cambiando le modalità di consumo;
  • la capacità di valorizzare i fattori specifici di innovazione, tenendo conto del contesto e delle fragilità territoriali;
  • lo sforzo fatto per migliorare l’informazione relativa alle proprie prestazioni sociali e ambientali, in maniera oggettiva, chiara e trasparente. Verrà inoltre apprezzato il carattere non episodico di tale comunicazione;
  • costituirà titolo preferenziale il ricorso a forme di certificazione volontaria (serie ISO 14000, ISO 50001 EMAS, certificazioni energetico ambientali di edifici – LEED, BREEAM, CasaClima, Itaca-, etichette ambientali di prodotto, SA8000, produzione e acquisto di energia verde, certificazione biologica, certificati verdi per la produzione di energia rinnovabile) o forme di gestione controllata in base a parametri ambientali e/o sociali (bilancio ambientale e/o di sostenibilità);
  • costituirà elemento importante di valutazione lo stato di avanzamento dell’innovazione proposta: se già allo stato di offerta commerciale (attuale o prossima), di prototipo industriale in fase di test o di brevetto;
  • saranno valutate favorevolmente le innovazioni presentate da enti ed organizzazioni che si siano particolarmente distinte nella difesa della legalità.
  • la capacità di coniugare eco-innovazione e innovazione sociale.

 

Per altre info e per partecipare (la scadenza è il prossimo 2 marzo) CLICCA QUI